STOP BONUS EDILIZIA: CONFARTIGIANATO CONTRO LA DECISIONE DEL GOVERNO CHE METTE A RISCHIO OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI NELLE COSTRUZIONI

Ieri il Governo è intervenuto, ancora una volta, sulla materia dei bonus in edilizia decretando uno stop immediato alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura.

Da oggi (giorno successivo alla pubblicazione del DL n. 11/2023 in Gazzetta ufficiale, avvenuta ieri), per tutti i bonus in edilizia (sia superbonus sia bonus ordinari) non è più possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito: resterà, pertanto, ammesso solo l’utilizzo diretto della detrazione da parte del beneficiario da esercitare in dichiarazione dei redditi.

Con norma di carattere transitorio, è stato previsto che l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito resta possibile solo nei casi in cui l’intervento sia iniziato prima della data di entrata in vigore del DL (17 febbraio 2023).

Nello stesso decreto-legge:

  • è stato introdotto il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione;
  • con l’intenzione di far ripartire l’acquisto dei crediti – in primis, da parte del settore bancario – eliminando le incertezze in termini di responsabilità, sono stati elencati i nove controlli che se effettuati escludono qualsivoglia ipotesi colposa in capo all’acquirente.

Confartigianato ha manifestato, da subito, la sua contrarietà al repentino blocco nella circolazione dei crediti con possibili ricadute su occupazione e investimenti e la delusione per l’assenza di una definitiva soluzione per i crediti incagliati, che si ritiene debba essere ricercata nell’individuare un acquirente di ultima istanza.

“Speravamo - ha commentato il Presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli - in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti”.

Per queste ragioni, Confartigianato ribadirà la propria posizione, già ampiamente ripresa dagli organi di stampa, nel corso degli incontri dei prossimi giorni con Governo e Parlamento.